Giorni toscani

Giorni toscaniLa terra era arida e l’aria afosa; lo so adesso che lo rivivo nel ricordo ma all’epoca ne ero avvolto senza che me ne accorgessi. Ora la chiameremmo avventura ma certe cose, mentre le vivi, sembrano parte di te e l’aver appena scoperto che in agosto c’è il solleone faceva di me un esploratore. Ricordo anche la delusione quando la nonna, ridendo, mi ha spiegato che, dicendomi “attento al solleone” non intendeva proprio qualcosa di ruggente. Al posto delle creme solari c’era il mio fidato cappello di paglia che avrebbe fatto invidia a Huckleberry Finn anche se lui, forse, non avrebbe frequentato l’orto di casa nascondendosi tra i filari di pomodori.

Lo so, erano giorni di continue scoperte, anche linguistiche, quando apprendevo con sbigottimento che i miei cugini si riferivano al loro padre con l’appellativo di “babbo”. Io, che conoscevo solo il termine babbeo, ne ero sorpreso e mi dicevo: “contenti loro…” ma si sa, la Toscana è popolata da gente strana.

 

Foglie

Foglie acquerello

Conto le foglie del bosco e raccogliendole mi parlano accavallano le voci le une alle altre. Mi accorgo che è quando le prendo in mano che con il loro fruscio cantano la loro storia, alcune riferiscono la propria, altre invece riportano racconti più vecchi

ascoltati chissà dove, forse echi trasportati dal vento che le hanno irretite in un turbine e fatte cadere anzitempo.

Foglie di vinoIl popolo del giorno non se ne accorge, ma il bosco inizia a colorarsi preparandosi a stupire chi ha voglia di addentrarvisi e viverlo nella sua bellezza. Esistono infiniti sentieri che disegnano il sottobosco, a saperli scorgere si possono immaginare i percorsi abituali degli abitanti, le loro esplorazioni o fughe precipitose verso le tane.

L’autunno riporta tranquillità e le prime nebbie ammantano il bosco di quell’aura di mistero che affascina. Dopo una passeggiata senza meta i pensieri si quietano e alla fine ne resta uno solo che mi porta direttamente di fronte ad un camino acceso e una tazza di meravigliosa cioccolata.

Quando compri

Aurora sulle colline

 

Quando compri qualcosa da un artista non compri un semplice oggetto. Compri centinaia di ore di  esperimenti, fallimenti e prove; compri giorni, settimane e mesi di frustrazione e momenti di pura gioia. Non stai comprando un oggetto ma un pezzo di cuore, una parte dell’anima, un momento della vita di qualcun altro. Compri dall’artista il tempo impiegato per fare quello che è la sua passione e il tuo piacere.

(Cit. anonimo)